Fra queste vecchie stanze,
riposa il mio dubbio,
giace accanto al rancore,
che il letargo attende.
Quattro gocce d’inchiostro a spostare il sonno,
imbrattano questo foglio increspato dal tempo,
si adagiano schiacciate dalla sfera della penna,
ed ora so che questa non è la vita, ma sarà chi sa.
E questa apatia mi droga l’anima,
questo aspettare un messaggio,
questo mio attendere col cuore stretto.
questo mio spezzarmi le ali in volo.
Ho portato via quel libro dal bianco candore,
ad accarezzare le sue pagine in tua assenza,
ad assaporare quel profumo che le impregna,
ad ascoltare il vento che mi trascina verso te.
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