giovedì 13 marzo 2008

È, sei

È come quando la Luna taglia il buio della notte,

questo cuore si apre e schiaccia il tempo che ci sfugge,

così mi blocco e come infinito nei tuoi occhi mi perdo,

spengo il freddo e crollano mille fortezze insieme.

Sei colore dello spazio che si siede in secoli di parole,

sei gioco di milioni di stelle spuntate di nuovo dal torpore,

sei goccia di pioggia in una città bruciata dalla moderna agogna,

sei sola ed essenziale come il calore della dolce terra che ti fece.

Cade il cielo dalle mie mani per prenderti ora,

spazzo via il sole per avere i tuoi occhi,

frantumo i minuti per allungare la tua esistenza,

angoscio lo spazio perché io possa vedere i tuoi sorrisi.

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